Indice delle opere:
CATALOGO GENERALE
|
L'artista invisibile
Opere di Vittorio Mazzucconi
dalla collezione della Fondazione
12 Ottobre - 21 Dicembre
1999
“L’artista invisibile” è un mistero,
un sacro mistero, ma la mostra vuol illustrare anche la difficile
condizione dell’artista, il suo isolamento, il suo non
essere nel mondo se non attraverso l’opera. I due quadri
della fotografia (°) mostrano i due aspetti di quest’opera,
l’umano e il divino, come se uno si riflettesse nell’altro.
Ogni vero artista ha la consapevolezza di non essere lui ad
aver fatto l’opera. La sua mano è stata guidata.
Le idee più profonde e belle non sono state una sua
invenzione ma, in qualche modo, gli sono state suggerite.
Di chi è dunque la mano invisibile che lo guida? E’
come se lo stesso Spirito che dà la vita, lo spirito
cui l’uomo tende con tutte le sue forze nel suo lungo
cammino verso il divino, donasse la vita anche all’opera
d’arte. Senza questo dono, essa sarebbe un’opera
morta, come infatti lo è, purtroppo, nella maggior
parte dei casi.
D’altra parte l’artista, come uomo, tende a somigliare
un po’ a questo suo padre spirituale, diventa cioè
invisibile anch’esso. Non si direbbe, a giudicare dal
narcisismo di molti artisti, che al contrario vogliono esporsi
in mille occasioni, ma forse questa è solo una reazione,
il rovescio della medaglia. Ciò che veramente l’artista
vuol comunicare dal profondo del suo animo non è percepito,
non è visto se non, approssimativamente, con le lenti
distorcenti della critica, della storia, del mercato. E questo
è tanto più vero quanto più l’opera
d’arte è vera, ossia è un dialogo fra
l’artista e lo Spirito, un dialogo che conduce per mano
la sua anima in un lungo e incantato cammino (che è
il particolare modo in cui l’artista percorre il cammino
di spiritualità che è aperto ad ogni uomo),
mentre solo qualche parola di questo dialogo giunge agli orecchi
degli altri uomini, solo qualche piccolo passo di questo cammino,
l’ombra di una presenza, in una grande assenza.
|