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A.1.1.1

immagine istituzionale della Fondazione - particolare de 'Il lavoro spirituale' opera di Vittorio Mazzucconi Fondazione
Vittorio Mazzucconi


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PERIODI

1976 - 1977
1978 - 1979
1980 - 1986
1987 - 1989
1989 - 1991
1992 - 1993
1993 - 1996
1996 - 1998
1999 - 2001
2003 - 2005
Ultimi quadri 2004-2005




di fianco:
L'uomo di pietra e l'angelo
1977
80 x 120, olio su tela
Selezione di 150 quadri
1976 - 1977

I quadri di Vittorio Mazzucconi
con i commenti dell'artista

Vittorio Mazzucconi si era preparato alla pittura fino dalla prima giovinezza: era questo il suo primo studio e intento nella vita. L'interesse per l'architettura a cui egli si è poi interamente dedicato è figlio di questa prima inclinazione verso la bellezza e l'espressione dei sentimenti e, per questo, non ha avuto alcun rapporto con la normale preparazione degli architetti, attratti dalle schematizzazioni mentali del Razionalismo e di altre ideologie (vedi la Mostra itinerante delle opere di architettura di Vittorio Mazzucconi: UNA POETICA PER LA CITTÀ.
Solo nel 1976, dopo alcuni decenni di architettura, Mazzucconi riprende la pittura, che non lascerà più in seguito.
Anche in questa, egli inizia in modo indipendente dalle tendenze del suo tempo, guardando solo a dei valori primari che si affacciano fino dai primi quadri: la geometria, figlia dell’amore per l’architettura, la dualità, la donna, il senso religioso… A questi valori si accompagna lo scandaglio delle zone oscure dell’anima, con sentimenti di disperazione, dolore, aggressività.
Comincia così un lungo e appassionato cammino pittorico, che è l’esercizio e l’espressione del corrispondente cammino interiore.