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L'insieme |
In un quartiere che ha subito i peggiori eccessi degli
edifici torre degli anni '60, la R.I.V.P. ha commissionato a Mazzucconi
il progetto di un isolato, con l'intento di ricuperare una scala urbanistica
più umana. Il terreno dell'operazione era però condizionato, purtroppo,
da un edificio-torre preesistente al suo stesso interno. Il progetto
realizza degli edifici bassi lungo la Rue du Tage e la Rue Sorbier che
delimitano l'isolato, e più alti lungo l'Avenue d'Italie, soprattutto
per riassorbire, almeno in parte, l'impatto visuale dell'edificio-torre
esistente. Le grandi vetrate a specchio nella parte alta di una delle
nuove facciate ha appunto lo scopo di sfondare con il riflesso del cielo
la mole dell'edificio torre. Un contributo del progetto al quartiere
è stata la creazione di una piazzetta d'angolo (vedi la soluzione analoga
proposta da Mazzucconi per l'edificio J.C.Decaux a Neully) da cui si entra nel complesso.
L'architettura registra una forte presenza di muri in pietra, in consonanza
con i pignons delle vecchie case dell'Avenue - unico carattere
edilizio preesistente da ricordare - in contrasto con elementi metallici,
vetrate ed altri elementi di un linguaggio complesso in cui coesistono
riferimenti alla tradizione e spunti modernissimi. In questa ricerca,
sono determinanti i tetti: una forma tipica a Parigi, come il tetto alla Mansarde, viene elaborata per giungere a una costruzione geometrica
pura, materializzata da strutture tubolari. Altri caratteri del progetto
sono: la presenza di una storia immaginaria, soprattutto nella
facciata sulla Rue du Tage, l'atteggiamento di difesa, quasi fosse una cittadella, ( come dice appunto il nome, dovuto probabilmente
all'impulso psicologico di difendersi da un quartiere visualmente aggressivo);
ed anche, in modo complementare, la grande dolcezza dell'architettura
all'interno dell'isolato, dove i tetti scendono per minimizzare l'altezza
delle facciate e i bowindows danno la piacevole impressione di una casa
di campagna piuttosto che di un blocco di case popolari in città. |