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B.1.5.3.1

ATHENA

progetti per Atene
di

VITTORIO MAZZUCCONI  
Amaleion
 
Atene 1985
 
Complesso di Uffici e Centro Commerciale


Indice progetti ATHENA

English

Questo progetto è sulla stessa linea di quello della Nuova Agora, con una continuità nel ricupero della tradi-
zione classica. Per comprendere questa attitudine, biso-
gna pensare non solo al nostro amore per essa, lo stesso che ha prodotto il Rinascimento e tutta la successiva civiltà Europea, ma alla particolare importanza che ha avuto in Grecia lo stile neoclassico dei primi dell'Ottocento, quando è stata restaurata l'identità nazionale, dopo cinque secoli di dominazione turca. Atene è stata allora rifondata come capitale della nuova Grecia, e interamente progettata e costruita nel più puro stile neoclassico. Dai tempi della Grecia antica, non si era più vista in questo paese un'architettura così bella, e purtroppo non si è più vista neppure dopo! Basta pensare che, dal dopoguerra una gran parte degli edifici neoclassici dell'800 è stata distrutta per far posto agli edifici moderni più anonimi e commerciali. Per questo è consapevolezza all'architettura di questa città, cercando
di orientarla non più verso uno stile vagamente inter- nazionale ma verso la sua profonda identità. Il progetto Amaleion sorge nell'area di un parco di pini marittimi contigua al Collegio fondato da Amalia, la prima regina della Grecia moderna. Non un solo albero è stato sacrificato nel progetto, ma anzi, il largo impiego di pareti speculari moltiplica l'immagine visuale del parco. Fra gli alberi, si apre poi una piazza circondata da portici, con l'immagine-protagonista del tempio come nel progetto Agora. Una strada laterale, che è stata resa viva e importante con dei portici su due lati, conduce a un arco di trionfo, ispirato dalla Porta di Adriano dell'antica Atene. Accanto alla piazza, doveva essere realizzato un teatro all'aperto, che avrebbe conferito al complesso il suo carattere più originale. Si tratta in realtà di un Centro Commerciale, che l'architetto ha disegnato con una copertura in forma di cavea di teatro greco, proponendo al committente di farne dono alla città.