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B.1.6.5.4 |
PROGETTI RECENTI 1991 - 2008 VITTORIO MAZZUCCONI |
La
Piramide del Palatino (4/15) Progetto di Vittorio Mazzucconi per un Centro Congressi e Auditorium a Roma 2000-2003 |
Indice
PIRAMIDE DEL PALATINO Indice PROGETTI RECENTI English |
Un palazzo virtuale La nostra piramide ha una pianta quadrata che coincide con il perimetro del palazzo disegnato da Rabirio, larchitetto dellepoca di Domiziano, che riuscì a fondere le costruzioni precedenti in un insieme unitario. Il complesso quadrato della Domus Augustana era diviso in quattro parti, di cui tre con un patio centrale, che vengono rispettate e integrate nel progetto della Piramide. Si assume che il centro del grande quadrato coincida con il centro sacrale della Roma di Romolo, ma non possiamo evidentemente esserne certi, anche se era quasi certamente in questarea. Il centro assunto per il progetto è stato deciso in coerenza con il piano di Rabirio, il cui asse trasversale (corrispondente più a meno al Decumano dellantica Roma) conduce alla grande esedra superstite delle Terme di Settimio Severo. Da tale centro tracciamo una diagonale, che taglia a metà, in due triangoli, uno dei patii quadrati del palazzo. Occorre costruire lungo questa diagonale una possente spina muraria, che sostiene la piramide su un lato, oltre a contenere una serie di scale di sicurezza, così come, sul lato opposto, una spina trasversale alla prima, ugualmente attrezzate con scale di sicurezza, equilibra limmensa struttura. Rivestendo la diagonale di specchi, la forma originaria del patio viene ricostruita visualmente e, con essa, molte altre parti dellantica architettura, che, nel gioco del riflesso, suggeriscono la presenza di unideale palazzo. Una parte di questo palazzo viene daltra parte ricostruita: il patio della residenza privata dellimperatore, sul lato del Circo Massimo, e il lungo Stadio. In questi casi, il ricupero conoscitivo di un elemento di sezione, con le colonne su due livelli e le trabeazioni, possibile sulla scorta dei frammenti ritrovati, permetterebbe di moltiplicare tale modulo per tutta la lunghezza e la forma delledificio originario. Ciò è possibile, ripeto, senza incorrere in ricostruzioni arbitrarie, solo quando larchitettura originaria era modulare e quindi ricostruibile una volta che se ne ritrovi il modulo. Sono queste parti che, riflesse e moltiplicate nella parete diagonale a specchi, daranno unidea dellantico palazzo, quasi una magica apparizione che, fondandosi sullesatta geometria della pianta quadrata, ne rivela corrispondenze inattese. |
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azzurro pieno: edifici classici da ricostruire contorno azzurro: il loro riflesso |
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La
grande esedra delle Terme Severiane |