L’area
destinata alla nuova Biblioteca è contigua al Parco Marinai
d’Italia, uno dei pochi di Milano. Essa potrebbe quindi entrare
in rapporto con tale spazio, con un approccio urbanistico significativo.
L’impostazione data dal Comune al programma ha invece …dimenticato
il Parco, per imporre una lottizzazione in accordo con una Società
Immobiliare, che riserva alla futura Biblioteca solo una striscia
marginale di terreno.
Mazzucconi, col rischio di essere escluso dal Concorso, come di
fatto è accaduto, propone una revisione di questi accordi,
frutto della prevalenza di fattori non tanto economici (che sarebbero
oltretutto molto meglio serviti da tale revisione) ma meschinamente
burocratici |
|
e
rispondenti a una pseudo-cultura urbanistica anni ‘50,
a danno dell’interesse e della bellezza della città.
Egli propone così di sviluppare la nuova Biblioteca su
tutta la fronte prospiciente il Parco. Ne nasce l’idea di
un edificio simile a un lungo arco ribassato e rovesciato che,
riflettendosi in uno specchio d’acqua previsto nella sistemazione
del Parco (il cui verde scavalcherebbe anche il Viale, di cui
si propone l’interramento) genera una forma-simbolo di indubbio
impatto.
Ma è purtroppo noto che Milano, per quanto sia una grande
città, non ha mai prodotto delle grandi idee e neppure
sembra disposta a riceverle! |