Anna Piscopo
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Il Luogo della Cascata
19 Gennaio – 2 Febbraio 1999
Anna
Piscopo è una giovane pittrice alla ricerca, come tanti giovani,
della sua strada. C’è in lei una grande sensibilità,
che la rende non solo ricettiva delle emozioni e delle realtà
profonde della vita ma anche timorosa di esse, poiché sembrano
tanto più grandi del piccolo mondo che Anna coltiva in sé,
con i suoi sogni e con i timidi e contraddittori tentativi di allargarlo
fino a farlo combaciare col mondo dei grandi.
Si direbbe che parlo di una pittrice bambina, ed è questo infatti
l’aspetto che più colpisce di Anna, sia al punto di vista
fisico che da quello psicologico, per quanto Anna sia diplomata da anni
all’Accademia di Belle Arti di Brera ad abbia avuto poi al suo
attivo un impegno professionale di tutto rispetto.
Se menziono questo aspetto biografico, è però solo per
mettere in risalto la grande maturità e la forza espressiva della
pittura di Anna, in contrasto con la sua personcina che ho cercato di
delineare. Anna è infatti una pittrice di forza eccezionale.
La gestualità ampia e sicura, la materia cromatica, gli spazi
che imposta nelle sue tele sono di una pittura con la “P”
maiuscola, anche se Anna stessa non sembra ancora rendersene conto e
preferisce in questo momento applicarsi a delle ricerche di arte applicata,
invece che alla grande pittura.
I suoi quadri sono d’altra parte specchio dell’evoluzione
della sua anima: da un primo periodo di strutture coercitive, oscure
e chiuse, che lei chiama “città”, anzi “città
bombardate”, in cui prende forma il suo mondo interiore, in uno
stato di sofferenza e difesa da quello esterno, alla più recente
pittura ricca di movimento, colore e luce, che fa invece pensare allo
spazio e al cielo, un cammino seguito in ambedue i casi con molta forza
e espressività.
Sono proprio felice di presentare il lavoro di Anna nella nostra Fondazione
e le offro i migliori auguri per il suo avvenire di artista.
Vittorio Mazzucconi |