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X.4.1.2

 
Programma del Workshop

La Fondazione Vittorio Mazzucconi apre un Workshop interdisciplinare di studio, dedicato al progetto:

La Cittadella
della Cultura


Il Workshop è articolato in:
       Concorsi di Architettura e Arti Visive
        Seminario:
            L'UOMO NUOVO: arte in cantiere per l'inizio del
            millennio

        Corso di Architettura e Urbanistica

Milano, Aprile - Luglio 1999




Il Progetto    
 
Manifesto del Workshop
 

Milano è una città che manca di una visione. Dopo un lungo periodo di stasi, ci sono oggi, è vero, molte iniziative, ma esse mostrano un attivismo di tipo manageriale, con un accavallarsi di stimoli, molti dei quali rischiano di essere velleitari e contraddittori. Ciò che manca è una vera conoscenza, non solo dei problemi in gioco e dei metodi per affrontarli, ma di una filosofia capace di andare oltre le necessità contingenti e di indicare alla città un ideale.
I problemi di Milano sono quelli di tutte le metropoli, traffico, inquinamento, caos urbanistico ecc. ma ad essi se ne aggiungono oggi due nuovi, l'immigrazione dal terzo mondo e la fusione Europea, che produrranno una città del tutto diversa. Vorremmo che essa fosse sempre il luogo civile di incontro e di sviluppo che è nella vocazione di Milano, con in più il salto vitale verso una nuova dimensione, una nuova cultura. Ma, è questo possibile?

La crisi della città non riguarda d'altra parte solo Milano. Essa è di dimensione mondiale ed epocale. La distruzione, il disordine, l'accelerazione esponenziale e drammatica di tutti i fenomeni sono ovunque intorno a noi. Questi sono però anche i segni che annunciano un mondo nuovo, a cui dobbiamo andare incontro con coraggio e con speranza.

Di fronte a questa realtà, c'è però una grande mancanza di consapevolezza, sia nel mondo economico e politico che in quello dell'arte e della cultura. Se ci limitiamo al nostro campo, dobbiamo chiederci:
qual' è dunque la funzione che l'arte dovrebbe svolgere oggi?
Non certo lo scendere sempre più nel vuoto e nella degradazione che troppa arte ci mostra, ma un lavoro di profondo rinnovamento dell'uomo, da cui solo potrà sorgere una nuova arte.
La nostra idea è di riunire quindi con questo scopo le forze in una impresa comune. Essa sarà come un baluardo o un fossato di difesa dal caos del mondo contemporaneo, o come un solco in cui gettare i Il semi della civiltà futura.