Nel progetto vivono e sono strettamente compenetrati i temi archetipici dell'opera di Vittorio Mazzucconi:
- l'Arca, proposta in tanti progetti per Parigi e altre città francesi, oltre che ad Atene, Firenze, Copenhagen,
Berlino, Roma ecc. E' l'archetipo della barca sacra, o dell'arca di salvezza, in cui il significato religioso si lega anche
a un'interpretazione del tempo drammatico in cui viviamo.
- la piramide, legata alla barca sacra, come l'antico Egitto insegna, mentre il fatto di rovesciarla esprime l’istanza di
un’apertura spirituale e non più di un vertice di potere. Anche questo principio si ritrova in molte opere di Mazzucconi, dal suo progetto
per la Tete Defense a Parigi, agli edifici disegnati per il nuovo centro di Firenze, e infine alla grande Piramide del Palatino a
Roma
- la spirale che è il movimento segreto che anima tutti i progetti: dal Fiore del nuovo centro di Firenze all’Arca
del Duomo, con la sua successione di spazi interni che si elevano a spirale, a somiglianza dell’armonia interiore e dell’intero universo.
- l’antico monumento con cui il nuovo progetto si pone in rapporto. Anche questo è un elemento
costante nell’opera dell’architetto, e trova una spiegazione in un senso di misteriosa identificazione e quasi reincarnazione:
lo si vede in particolare nei progetti dell’Arca delle Halles, di quella di Nancy, del Fiore, della Nuova Agora
di Atene, della Piramide del Palatino. L’Arca del Duomo, con il pregnante rapporto fra il Duomo e il nuovo progetto , è
una espressione dello stesso impulso.
Menzioniamo inoltre il libro LA CITTÀ A IMMAGINE E SOMIGLIANZA DELL’UOMO in cui Mazzucconi, fin dal 1966, ha disegnato un alto
ideale per lo sviluppo di Milano. È interessante ricordare che la lunga riflessione che quest’opera compie su Milano aveva proprio preso
inizio da un primo studio sulla Piazza del Duomo, a cui Mazzucconi si dedica di nuovo adesso, chiudendo così il cerchio di una vita e della
sua dedizione.
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